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Show icohsarss® ancora un HA ob RAG fisico dell'taria: del mio paese. unt: ria legeera; vibrata, tasa ®-a i. fiume e le coiline, e che odora ai unido, ci frésco e d'texba, La sua dolce vioLenza che *- diva é volte un senso di vertig.: 1e¢ Al mattini, quanco venivano aperte le finestre della mia canera, ltarian penetrava di colpo* ventilata, e frusciava in ceni dove, sul tavolino dove le carte Si disseminavanc in disordine, Sul margine delle lenzuola che * Si arrovescia strase: ote’ oo Sulle tende one peer Si sollcvavanoccome ; Quando mi posavo. ag balcone: un paesaggio sione miet. 4i un'armonia screnamente raggiunta, coechi,senreo di tenui colori, mattutino, il’verde chiaro cinato det le otto he flume sole, che si 1l'»azzurro a bianchi* Cit e! ltespres- stendeva pailido dclla vegetuzione ed ‘Che | si dorava A. poco sotto del i cielo*¥n = bianeo allua poco sotto il Pir 3 ez* fis Me; PAD come sont aa 1O%G Dopo aver corso per tanto* tempo impetuoso e violento tra le montagne, insenhsibilmente si allarga in una dolce e sconfinata pigrizia tra due catene di ** collineé, Il suo ietto e! immensoun bianeo deserto di sassi, ** che Ssottili corsi di acqua cele ste segnato tortuosi, quasi incer certi dek cammino che devono conmpierc. Alcuni diventano Sempre piu! esiii, finehe' muoiono come * estenuati 4n quuiche pozza dal fondo sebbioso; altri piu! robuSti si fanno lurgo con un resto dell’anticn violenza, conflui Scono, e cssi! continuano “il“lero corgo in un RS Se potente ot* bracecio verso liu pilanura ed il mare. . . Il fiume, esili acacie vibranti> ad gaia soffio di vento, * filari di viti che corrone tra-continue distese“di granoturco,* Ghe sembr:. voler Sua. Ecco i. inpossesgursh, ‘con:\dentonzn mio paesce PEGS RP RIE, y ce t ai una terru non ** : Seduto ‘sizSEA sculini dietro 1a mia CASA, © résto la! per ore come preso in -un“incanto. Ltombra si sllunga sempre piu'. fin ehe' penctra nel fruttcto, :ricopre d'erba cd oscure 1 primi melt. Nel fresco delle l6ro fronée qualche usecllo comingin a cantare, Dal Piume, poco tontano e del quate, ecomincia a vedere’ il-letto che Siungono foiete tonfo Gi un dt ria pemo che frescn cade oltre il binncheggia ed umida. sullterba verde ancora Quite e' come.un dei campi,si- sotsd il sole felicita! Ma il violento * richia- mo deci tempo che Sscorre ineidioso. Gosa mi attrae da ore ed ore ed incaten; il mio sguardo e ln min Pantasia?E!' gempre il monte che si eleva oltre il fiume e ché trascolora sotto.un cielo per ce oe no, Lo tro eecae di me. letti. I schicne bra sereno. mn allor:, nerr In con Da suoi di Li sua l'incubo di essa un fianchi’sono pare solo continua in ec grigi: animale 122u8%p, 11 monte un-animale, che immagine la-massa’ enorme me anche comincia che ev:inz:. orn va-prendendo completamente in’un‘puntd a nel silenzioso desePti, richiama son muoversi, dei toni aridi ed¥ con vio = - come la un! om a lungo discenda. la mia funtasin-vede we un grande carro trainato da * . |