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Show Ya : | vei 2% Ja etd " PASQUA as yoo pl gb... ~ PREGHIERA.DI oe ih Neer Fin th Caer Ya piagzetta sulla strada maesiza, chiusa fra le mura della chiesa, della "Compagnia" e di una casa sidi medioevale* lénziosa senza bambini, aveva qualcosa ?. — “hc “af nella sua semplicita’ severa. Sot=9 ltarco cadente che -univa la casa all "Compagnia", un rortone sgangherato * é lasciava il libero accesso alla vio .tola muschiosa del * oe | pe | ok ee; 7 -- Camposantoe * folla la SisMessa la dopo subito: BE! la mattina di Pasqua e _-..~4*/f fd a coe O. della porta all'antica Yicino ~ | , "oe di croce nera ad una di.fronte chiesa, benedet 1'uovo sarro, rito in un famiglia, come Gee ene Ge dolce* case per consumare nella e! affrettata alle proprie "gi ferro battuto che semora una sentinella buona che Lo ascolti. abbassando si fino a lui, un fanciullino, solo, prega con gli occhi gonfi di lacrime* i miei compa oggi e! Pasqua e tutti bambino, "Gesu! ¢@ 4 labbruzzi imbronciati. vista, pergni stanno con le loro mamme. Io non ce l'ho 1a mamma,non 1tho mai anche bambino, Gesu! vedere, Fammela piccolo. piccolo ero che' e! morta quando sempre saro' buono, saro' Poi bacio.s. un d@arle io ..s..vogl momentol. solo un _ per mente come della _che venne brezza Una leggera dalla 11 fanciullo bacialo. se volesse l'arco to un bacio dalla mamma sud. non vide che ma ando!. a.casa cadente, ! - come brezza* della sussurro il * braccia immobili che-le felice dolce accarezzo' ricevu se avesse Ten : ek: ~ Gianfranco de'iari<. ; Ba We ete ht lo Camposantoe non udi! sul muro della chiesa, crog@e nera passavg, sotto del porta | Seki ho EB 7 tu.”— come vuoi buono i . ce e. tanto italiane, invero pochissimo ‘conosciut glorie "per il cattivo ed apprezzate, uso, le loro invenzioni, stofori, ‘iaventori, E forse cui viSsero, fin spesso essi troppo da popolari sono tuttora poco conosciuti, vi erano ancora dégli uomini che sapevano % * noia Bartolomeo Ori tempo in* e violino e del pianoforte. del rispettivament furonoe la suscitare Salo'.e sono Gasparo da perche', vivere una al | vita interio grandi intuizioni.e succesSive realizzazioni in semplici‘re, che li portaava iera 1i cota! di spirito, anche se la necessita! della vita materiale giornal al margine* ed epoca loro della so in mezzo -al: fasto. chiasso a a vivere stringév unita’ a* opport ed mezzi gire l'elar ca,nel munifi a4 Una’ doviziosa sdécieta’, pur’ 41 fatto maggior state invenzioni siano che esse rivoluzionarono perfezionee¢ completezza, Loh |r e OReCd estos di enorme importanza, tutta la musica, ed il fatto che lo | ree a dimostra portandola in un piano di questi strumenti sono ° questi umili grandi. E quanto le loro ancora iont tmusicali di qualsi-* esecuzi delle al € tr ogei.la base def*complessi orches asi tipo. ‘B per mezzo di questi strumenti, ‘inoltre, fu possibile ai grandi con positori posteriori“di esprimere il ‘gli ascoltatori, quelle sensazioni loro mondo interiore che si-possono definire ne-* e di risuscitare pure percezioni del- olari. BE sono appunto “1a vita dello spirito, rese loro manifeste da doti partic ate o ridotte o * i proiett tt che, i de artist queste percezioni, captate dai cosi ue sensi stabiliti.cinq tradotte in un campo che cada sotto uno dei comunemente, iscono l'arte costitu che o, svilupp ente suffici in omo. posseduti da ogni.v nere, ” mezzi usati indipendentenetitedai per esprimerle. in _—< we ae eee “Due conosciute quanto sono inve- ge i |