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Show Po? CB ws a eee Pore enurere nella citt Yara ba) dhiius 2 intorno, si doveva pxssare ors una porta, te del mare’. Non si ene avévano un oore pros¢guire fatti nenetrante con un che di oochi passi materie fazzoletto- Al in naso.- at da mura tutta ellos s% che, guarda dalla poe r in una piccola putrefazione Ma tit pod -ci piazza costringeva si: abituava. a I mio amico sospetto' che ei fossero ancora dei cadaveri non rinve i Ssatto qualche maceria. Un'arha lusubre di desolazione erax pertutto. Non si incontrava nessuno. Al rumore dei, nostri. pasoie frotte i€l catt® aaerin de -eigie: carpages dal owe lurido ed ar ruffato, Fugelvano in. ogni senso. port % » ~ Nei loro occhi’ covava ‘ancora Unasorta ‘di> ‘terrore. Si avanFAVE Dep Ves tre tt Ls sine, ingoubre O13. Sstraccx: puzzolenti, | Gi *s De sudice ;: dt {ancoo Sai eert) comet .cot 1. di scarico stagna and -le cose oiu' i igeeee yaaho al ni. ta era vita dmnonde. sole, gL Attorno lO complettncnte a.canogne Crosse di gatti, mosche dai scomparsa dally che si a ‘xz riflessi, turechnl citta', che sembra wa abbandonata ad ‘una lenta morte. Le mura di molte ee om erano* screpolate, ¢ da enormi serepolature si vediva l'intern ‘ai cer te stanze dalle »areti rive sti Ltedi- carte multicolors bili-anrecora ai Aorepostet ie. pure. Tek la fretta ae i mo- ha della loro fuga gli ot nti. s'erano xx oremunitdh. nel chiudere ermeticarnente le ‘oro case. Presi da viva curiosita', nod. dayamo calci violenti a vecehl portoni Agar ser rature ‘enormi @ mostruose, ma essi non cedevano. I colpi rimbombavano Wel .silénzio déllié strette vie,.¢ noi a volte D ardevenign in alto verso-sottdd i. Ae isce di ciela O2Z0ET0, come ~asnettando che gualeuno .8i sporgess da una finestra. ia in tanta rovina,~splendevs cone un witina bellezza supe= stite; La fantasis ispirata cite Giseegno di‘merovigliose grate. In cleuns. ¢hexapqart elegangza. osit femainile, che era impossibile * vano fturtivi i passan-~ tam| al ne nsiel 0 cd neri ocehi. ‘che spia | * Le ite | “Ma ‘s0n0: “soLtanto ‘socal. La cuerire ,poss4 ndo, ha tutto distrut ‘vie croll te, ed un®eerto odore ehe domina su.oto. Beco inteére e di nictre..correse di acqua: stagnante. Sali. snt-aryro,+ at neue i macerie; sotto i nostri piedi qualche* li,d ’ cumu alti vamo sopra mure-si sgrétolava e le picts re rotolav- no con rumore assordante* _ in=Zone ;Giiyuoto. Trovamno le cose piu! impéensate e commoventi * nélla rovina: Un:. eulba @hi. fil: dpefterre contorti e dalla setae: che si sfece subito nelle moni come un fiore appas rosa Matcite, sitos, uns bambola dal volto contuso’ e violaceo, mentre i piondis come crini.-Nelle foto si erano fatti aridi ¢ ysetolosi capelli a tacqu e dite sP guardanr uomini e donne ¢ dal sole, dall' sbia erafi oline + i cart . nelle salut I re, tempo del fuori stupo di pieni no "Non bien aime'..... Je téemnbras--parlano di temoi ancora feliei: *s SS csenee MCS. Dalsers ha "> come una minaccia ancora imminente, una grossa bomba in senso orizzontale. * perforito il muro e rimane la inesplosa, Piu't avanti, un'altra bomba sembran come depost= sulla via. In ** lettere bianche porta impresso il peso in libbre, altre sigle, * ed il luozo cella sua provenienza. Forse qui doveva egserci uns bottega di strumenti musiccli. 7 f \ | |