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Show a aes “pienza, ..guale il notes candore che copré tutte’ le 23 acquistano, brutture, una le forma vergogne, che Ignoriano, le falsita' la che mi costringono ‘da: Lottare tanto a rag eteee La signora morte e le figliec, para e fossa. Prondo. ¢commiato ‘dalla nuova conoseenza ringraziando per = Le senzasioni’ provate.é@ mi tuffo. nella marea umana con un so »* Sspirone Cella capacita'. di dieci dischi del diametro della lu-~ 6. ‘ticolo , a AU ee a Pf FOL 2 Pe BoP SP ee 8 le 4 eS eee NON Siete /) AA DN, / ee cu pm east +e Oe OS .»Attesi con ansia: ‘la. ‘domenica per codermi in pace e tran-* quillita! quel’ santo giorno. lo e mia moglie avevano deciso,in un primo. tempo, Gi fare una pa sseggiata in campagna; ma 2S de-gtino volle che nel nomerigcio Si metesse a plovere..«e.econ mio “gran- piacere perehe', a dire il vero, la passeggiata in campagna mi gorbava pochinos melts percio! di tecgere ¢ di farai % poi un’ pisolino. | -Confidai cio’ a mia mogilie che,. mezzo inbroneiata, dovet tO PASSOCNOLSL «| nwa | | = Endoesat i nicia ma. .e- tutto felice mi coricaix Bono avers |< * Leveko alcune pagine di wun romanzo cercai di addormentarmi e ci. ““<PusSci dia fine senza accorgermi pero! che Giulietta stava te lefonando. Non capivo quindi a chi fosse indirizzata-la telefo matae Il mio sonno duro*.ben; poco, credo; ni svegliai di so ee prassalto, spaventato. roi subito rassicurato nerche! si trat+ “* tava soltanto di mia moclie che strillava. (secondo lei Vase Cal Accompag snava al piano-forte era uwa.sua amica. peed che storplava=un. pezzo del dime che, Rigoletto :con canta-~ quel: ote 88001.corchesci: da gattina: arrabbiata. Cereai. di-rivrendere il sonno interretto, no ‘invano; mia moglie‘continuava a-gridare *' _coLie un! ossessa senza curarsi poverino, aspettavo a la domenica. per avere wun po! di pacee ° ! = 3ieuro che non avrei piu! dormito, mi alzai- tn arate ad be oes mi caubiai (nel fratten 100 Giulietta si sgolava a piu' * non nosso) quindi entrai in salotto con un turbinar di pensierise brutte parole per la mente,‘ 3 | sppena mia mochie: mi scorse, mi venne incontro tutta sorridente, dicendomi;"Oh, car il mi marit, ma guard, hai smess * OL ‘lege per sentir la mia voce", Cosi' dicendo:mi presento!' ad Wwia, Sianora sulla cuarantina, brutta come la paralisi infantiTeo oo ; one | Pol, con 12 speranza ai Focal re a qual COSa, dissi, rivolgendomi a Gi ubietta:'ta dimni, tesoruccio mio, oggi e' domenica e€ voglio credere cne la“ tus brava maestra avra! bisogno di PLpPOSarS de eeas. | "9, no Carlett, lei dic che bisogn sempr studia' altri ment da mi voc se ne Va fiu'sees" Ascoltavo cio't con calma ma’la mente tila diceva:+Potesse» Sprofondar nia moglie, ia maestra, il plano. e magari tutta la * CAaASAse= "Capnisc cocolet mi, siedit e ascolt, noteraii miei pro Gress." "S Accesi nervosamente una sigaretta e facendo buon’ Viso e * cattivo gioco, dovetti sorbirmi lo svariato programa della ** iia cara’ metat. Dopo lunga assillante attesa, con le orecchie* che mi fischiavano‘’tremendamente, completamente 'stordito dagli urli di-min moglie, la maestra tolse il disturbo ed una atmo ~ sfer. di ¢alma anvarente si diffuse in casa mia. Allora nia moglie, sedendosi vicino a me, mi disse:"Hai * vist Caritett, hail sentit che Reena eS Su, damm il tu parer, ** ie (gon t..2 pees oad: | |