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Show DEL NOVELLIERE Un povero ‘giovane che a un certo punto delle sua vita si ** trova nelle situazione cosi!' assurdamente astratta da non sapere* da dove venga é dove sia diretto, rimeasto, per cosi! dire, comi~ camente sSospeso ‘in aria sopra una palude sconosciuta e vasta tan to che le montagne che la recingono si scorgono appens alltoriz~ zonte; questo povero giovane si trova in diversi stati dtanimo * cosi!. strani e in cosi! bsaraondica emozione che, avvicihandolo * onc UN tratto:.chiedendogli a brucic pelo: -Ehi, bel giovane, mi * Scrivi uns -novekla per.il nio giornale?- ¢'e! da farlo. sgobbalzare: perche', ricordstevi, che e! sospeso in aria; cote! da fargli strelunare gli occhi e quindi veéderlo. cangior di colore ripétuta mente, sprizzando brividi di-luce come una’ di quelle moderne in— segne Luminose per lu reclame. -Ehi, bel giovane, tu sei nei.tuoi verd'snni, hai cuore, ** hei anime; hei sofferto, hai nmatoy. hai visto l'orrido che la * scinno gli scoppi gelle combinazioni piriche piu! complesse, hai conosciuto li. profondit:! del vuoto che lnsciano gli anni di tua vita ,dimentica; Scrivine _. una =“Oh, no, ‘sospends in tu, per io lo 1l.mio so, tu vorresti codests tu puoi ben Pio rnales iesesiec: guisa. che tagliassi No, ne ti scrivere una novellae* + la sbagli; corda, eh,. che lo so, tutto si * se faces Si cosi', non avrei piu! lx mi-. novella. Tu,;. 2ppena tocento terra, la terra. viscida dell:: pulude, te ne fuggiresti lassu! sulla cima di quella montagna piu! alta, e lessu', fra i ghiacci, le nevi, le rdccie alte e 1 picchi aguzzi con i polmoni carichi di tutti gli sromi aspirati lungo l'asce 82, ti orienteresti di nuovo: ti ricorderesti subito da dove vie nie dove sei diretto e sopratutto correresti in-contro alle insegne luminose delle promesse della tun giovinezza, impegnandoti con, tutto l'impeto dei tuoi verd'anni perche! si reslizzino e te ne faresti ancora, non lo dovere, dfogni OCCOTrYaAecese COME tials 5% s.zio, fino a dimenticarti del tuo tus piccol:, pratica per qualcos: la novella che ti ho chiesto per picco~ che resti,che il mio giorng be Ah, io so gia! tutto questo, mo caro. Percio! ti.dico:. ."Re Bt oun _ costassu | e fammi lz novella ugualmente." ~ “To go’che tu:.puoi". Dunque, dall! irresle passando ol wan en quel povero giovane ste! ritrovato fra quattro pareti cosit piccole e vicine da dargli l'impressione di troviursi chiuso cosi! per sbaglio entro una di quelle casse con numerosi pavide, sugli spxlti dei Non sapendo da dove dosi pero! stranamente schizzi multicolori magazzini a sfidare le venisse ne! dove fosse sospeso in sria, s'e! che restano, im intemperie. diretto, senten- volt:.to in su o **# guardare verso le montagne, (oh, ipotetiche montagne! ) bagnate di un= luce piu! azZurradeccces | Ma ha trovato soltanto un ‘calendario, indice morto del tempo che e! pxssxto. e che si attende, | Ma l'ha trovato lassu', dove gli astronomi e gli astrolo ghi trovano la loro saggezza: appeso lassu! a-miglinia di Km. di luce, sullo sfondo incoloro e infinito dei monti. _ §ullo Un sfondo momento, incoloro, ma i colori SCialboOe.c.~ - sono i colori! Ecco che essi si uniscono, si Saltano, vividi, con tutte le luci torica che e! gia! vite. Una donna, un cavallo eun qui. sul calendario..... Basta- no $e ei, prendono forma e rie le ombre dell ‘immagine pitcane. |