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Show \ s - essere To eet ee ee ry Sempre L'immirai. ‘ a alilezray Ltamai e singue. Un un Nce di- presentimento, anno piut tardi giorno per un E sorridev: -— oh} —- ~ —— mee che: avevan prima Felice. “Si di-piu'. Forse ero gia’ Sentii dentro me un qualcosa, in breve e dolorosa, che sapeva di* PRPS, forse di. wares abbraccio ai. miei serena ~ possibilmente di.piu',. felice: allor:, ma: per un attimo, dicibile ora, che apri' una pena oe RE nex come sempre. per cari. di rocela Li africa “Ella venne e di fui a casa* alla stazio- Guardandolsa mi pareva di sof- frire’ meno. Il cuore mi. dolorava in petto come se non' potesse garsi. Cercavo le parole ‘piu! facili 2 dirsi; invece 3) a mi pareya untehorme fabica. ~° 3: ‘In quei pochi minuti mi sforzai talmente che i parve di re ocribili menzogne.. sfo ¥ di- ~~. 5 “ad un tretto vidi i- ‘suod: ‘Becht: ‘briliare skrntdiierte come gi tusséro ricmpiti’ di- Limp id: AC QUA. Grosse. lnerime mai viste nei suoi occhi, che io fiseavo muto- scendevamo i? Essa piangeva. si ACTA COuV aR B: me’ come’ all?! receci'a ‘che 1 favevnn “siilveta un errr Le: mormorax. con voce falsate:dalltemozione:s - Dora; tu pinngi orae Perche*? - EB ln guardzvo- affascimato da: aes ip le @paluneate* su dicesti un giorno ai * devinahe, voglio oe but ee ee ios oe me:-Ricordi Dora: Dor: che non sapevi su, non pinngere. - | piangere tu. sc* ** E * aU! mi ~ Dani, Dani tu lo sai ore. che anch'io: so pinngere guurdami: i mletiocchi’ solo ora’ hanno: imporato a piringere; ricordali! essi ** ‘PQRAQRO ancors piangere percehe' tu..non it rivedrati mad Piul eeees 3 “Sosi!t mi amerci per sempre Dani?. voce car. che -Aicésse%. ~ tand ai, 1i'y dove A‘erba.c!. tanto fresea -Quel fascino mi persephi’!. per : leune - Arbehce ‘sere, “nol tombr at dol vagone, nellx camerats, nelle belle vie deta. cittat nuova.** Nonm-ho: dimentiento. quegli oechil “ Sia di fronte alla distesw nzzurra del mare infido sia quando 4: micd- occhi ist sitarriveino-ditetro le azzurre. Lontananze dell'ta Vv: ntt. Vos’ rieppnronté -dhd:eupo' dclln notte fuggente sul deserto. - Sis quando’ si affissavano benaci sugli sloni azzurri che ac— certhisvano 1é‘innumerevola! stellc:mobili ec’ lentane su un ciclo * che si #crutava trepidi. “/ Ogni ‘Letters .che'ci ragziungeva:-nells insopportabile ea Lith! della buca ‘aot dcserto, ci: suonnva alle orecchic come una Vioni,* orn basta; pinnte fanno ae tanta* - Vieni a dor Ren Sa © Me. | vwicino ete tutto. sussurra: doleshente. onbra, alee 204 = ripoesertie.... mire,+ vicni a riposarti e le Oh! Come quel giorno arriv: avn. fh sertantare’ sull: roccia S:.bbiosa,:fino 1 pochi metri dsavanti- an noi, gli obici piu! arra Quel giorno bintie mie tre o quattro. ** degli altri, ** os ai mid a sorelli. - DoYs- ere mortse Sand afb - ebbi le ge ghee Anch'io. arrivnrono pure le lettere. ‘Era’ 1a Ne gett. une. rene ie” ayes | .:. Hgeaknes Bags ee eee beope te epEa? a ‘troppo piu! vicino"deH1li altri, che mi sobbalzo! Sossopra sino nom farmi capir piu! nulla i colpi morivano © voco a poco come di aoe iwssero Vi: Lontane, come sc il deserto Siallarg=sse enormemen “diradundosi sino 2 divenire qunlcos, simile o una fumea ros che tex. Fe ulin--perenre iMrit ers — insthbilitat. - trovat vi fredda- quando sul ‘se! spire a laige BT ene st wvoleevd ~ “8 Une stessa, stelle le ripetutamen— sopr: il mio ca ‘Dita Sonrivs ‘I'umido da ogni-parte. Mi.tirai addosso una coperta ce rimssi immobile di nuovo intontito;: vedevo le stelle stranamentc* brillare come dentro vasche di scqun azzurra. Pxrevano grandi ac-— chi My o22Ured M2 non pirngenti. riuscivo 2 Mi di saverne pireve ricordar piu! come veduti : »* HM (RH Se Se HH See ee di similli pri ....-++ee <= DeGe - - |